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Intervento al seminario di autoformazione Le nuove forme della precarietà organizzato dal Movimento Studenti Macerata presso L’Università di Macerata.

di Luca Giudici

Vorrei partire da una domanda precisa: Che ci faccio qui? Io non sono un precario nel senso occupazionale del termine, non lo sono mai stato, anche se potrei esserlo in futuro. Però è da lungo tempo che mi occupo del tema, nelle sue molteplici manifestazioni. Ho una formazione filosofica e una lunga esperienza nel sindacato, e forse potrei dirvi che il mio apporto è il mio tentativo di trasporre un’esperienza. Leggi il seguito di questo post »

L’Università di Amsterdam dal 19-22 maggio 2011 accoglierà il seguente convegno, che ha per oggetto la post-autonomia.

University of Amsterdam/SMART Project Space

Interventi di Franco Berardi (‘Bifo’), Vittorio Morfino, Stevphen Shukaitis, Matteo Pasquinelli.

Descrizione:

Lavoro immateriale, moltitudini, il comunismo del capitale; precariato; biopolitica: il pensiero dell’autonomia ha indubbiamente fornito alla teoria critica contemporanea alcuni dei suoi concetti principali, permettendone al tempo stesso un’importante ri-lettura.
Cosa ancor più importante, il pensiero dell’autonomia è stato in prima linea nel cogliere gli smottamenti cruciali nel capitalismo contemporaneo e i loro effetti, sia culturali che sociali. L’impatto dell’autonomia sulla teoria critica attuale, nell’accademia tanto americana quanto europea, è quindi difficilmente sottovalutabile. In particolare, oggi assistiamo al ritorno dell’autonomia nei modelli di attivismo e di elaborazione critica del movimento, per esempio in Italia, in Grecia, nel Regno Unito e in California.
“Che cosa può significare ‘Autonomia’ oggi?” è dunque una questione cardine nella teoria critica e nell’attivismo contemporaneo. Anziché imporre all’autonomia un marchio di “teoria italiana”, vorremmo esplorare le disseminazioni internazionali del pensiero e dell’attivismo autonomi, oggi e nei loro possibili futuri; in particolare, vorremmo esplorare l’impegno critico e gli usi delle idee dell’autonomia che configurano quel che potremmo definire “post-autonomia”, e i suoi possibili futuri (o “post-”) oggetto della nostra indagine. Quali sono gli effetti dell’autonomia, in quanto pensiero e in quanto movimento, in una molteplicità di ambiti, dalla teoria critica al cinema, dall’attivismo alla
pratica accademica?
Alcune domande cruciali sollevate dalla nozione di post/autonomia sono le seguenti:
come il pensiero dell’autonomia si è trasferito da quel che era a tutti gli effetti uno specifico contesto locale a una sfera globale di attivismo e produzione intellettuale? Quali sono le possibili connessioni tra (post-)autonomia e le altre concettualizzazioni del “comunismo”? Qual è il ruolo del pensiero postautonomo nello sforzo attuale di ricostituire la sinistra militante? Quali sono le possibili connessioni e convergenze tra (post-)autonomia e post-situazionismo, anarchia e movimento verde? Come si situa la post-autonomia, nel solco (o forse dopo la morte) del momento ‘no global’? Qual è il significato del pensiero dell’autonomia in contesti occidentali/globali (si vedano ad esempio i dibattiti sul lavoro precario in Cina)? Come si situa tale corrente in rapporto al discorso politico sull’“eredità” del 68/77 e
della sua presunta “liquidazione” (ad opera di Berlusconi e Sarkozy): e in che misura essa incoraggia o blocca questi dibattiti? Quali elementi dell’autonomia rimangono tuttora inesplorati (es. l’eredità femminista)? Quale specifico nesso tra teoria e pratica militante prende forma nella post/autonomia (ad esempio nel mediattivismo e nei movimenti di precari)? Quali nuove prospettive e connessioni possono essere create, per esempio tra post/autonomia e queer theory, metropoli, bio-economia, ecc.

Questa conferenza offrirà una piattaforma per discutere queste e altre importanti questioni.

Accettiamo contributi relativi anche (ma non esclusivamente) ai seguenti argomenti:

– Post-autonomia e attivismo contemporaneo
− concettualizzazioni della biopolitica
− lo stato neoliberale
− precarietà
− mediattivismo
− attivismo accademico e nuovi movimenti studenteschi (l’Onda che viene etc)
− post-situazionismo
− autonomia queer
− femminismo
− il lavoro di singoli teorici (come Negri, Virno, Berardi, Guattari, Lazzerato, Marazzi….)
− semio-capitalismo
− attivismo artistico e culturale
− memorie politiche e culturali dell’autonomia
− il nuovo comunismo
− trasversalità
− nuovo spinozismo
− (le lezioni di) genova 2001
− strategie di resistenza
− populismo
− legge, stato di eccezione e legittimità
Si accolgono contributi sia di taglio  accademico che pratico, in inglese, della durata di non oltre 20 minuti.

La scadenza per l’invio degli abstract è il 15 marzo 2011, al seguente indirizzo: postautonomia@gmail.com.
Per ulteriori informazioni, si prega di contattare: postautonomia@gmail.com.

La conferenza inaugura una serie all’interno del progetto PRECARITY AND POST-AUTONOMY:
THE GLOBAL HERITAGE, finanziato dalla NWO (Dutch Organisation for Scientific Research).

Comitato organizzativo:
– Vincenzo Binetti, University of Michigan, Ann Arbor (USA)
– Joost de Bloois, University of Amsterdam
– Silvia Contarini, Université Paris Ouest, Nanterre La Défense
– Monica Jansen, Utrecht University
– Federico Luisetti, University of North Carolina, Chapel Hill (USA)
– Frans-Willem Korsten, Leiden University/Erasmus University Rotterdam
– Gianluca Turricchia, University of Amsterdam